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essere gay ad Alessandria
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Pagina 1 di 3

Autore:  ale [ 28/01/2012, 16:21 ]
Oggetto del messaggio:  essere gay ad Alessandria

questa sezione è nata appunto per permettere a chi lo desiderasse di confrontarsi qui, anche anonimamente se vuole, sul suo essere gay oppure anche parlare di questo, come faccio io che sono etero.

io personalmente conosco diversi ragazzi gay, ma non ho la giusta confidenza per parlare apertamente riguardo l'argomento, le problematiche e altro, sarà perchè ne consoco uno estremamente "aggressivo", che appena si avvicina pensa di convenrtirmi e farmi credere che in fondo in fondo sono gay anch'io e così fa delle scene un po' da checca isterica puntando soltanto sul fatto di "trombare".

io avrei piacere di parlare di tutto con lui, ma è impossibile.
diventa umano soltanto quando si parla di sua mamma, degli affetti, ecc.. ma poi si confida solo con le donne, mentre quando mi guarda riprende il suo atteggiamento seduttivo. sbuff !
non è molto amico , è solo un conoscente.

altri invece, tra cui un carissimo amico di famiglia, non trovo il coraggio di chiedegli come sta, se sta bene sentimentalmente, perhcè non lo vedo mai accopagnato, e devo dire che se un giorno si presentasse con un compagno ne sarei felice... ma lui evita sempre il discorso e non riesco a trovare il giusto quid.

in definitiva credo che sia molto difficile parlarne.

il tizio citato all'inizio, però, una volta mi aveva "illuminato", perchè andando in discoteca insieme, mi aveva raccontato peste e corna di alessandria, dicendo che tantissimi sono gay, e quello e quell'altro, e persone che hanno famiglia o ragazzi che vanno in discoteca con ragazze e poi hanno una seconda vita. poi mi aveva detto che il luogo di incontri occasionali è dove ora c'è l'università, il "battuage" lo chiama lui.
non è stata un'esperienza troppo felice, cmq informativa.

da poco tempo , tramite facebook, noto che è più smeplice accorgersi del mondo gay perchè finalemnte lo si dichiara apertamente, e di questo ne sono contento.

mi piacerebbe però, come dicevo in apertura con Eric, che questo spazio fosse anche per discutere, approfonditamente o in leggerezza, di tutto ciò che gira intorno al mondo gay lesbo trans ecc...
non con curiosità maniacale o perversa, ma con vero animo di condivisione, spero che si colga la mia ingenuità.

ad esempio, sempre parlando del mio amico di famiglia, mi fa soffrire il pensiero che lui abbia problemi a dichiararsi, o che viva una situazione di clandestinità con i genitori un po' anziani che non accettaerebbero, ecc..

Eric sulla sua pagina facebook dice che c'è unbar gay oriented ad alessandria in piazza genova, le fate ignoranti.. che vuol dire? che i gay vanno tutti li? che li si può parlare , incontrarsi, non avere vergogna di dichiararsi? qualcuno vuole proseguire?

in leggerezza eh!
ciao

Autore:  Eric90 [ 28/01/2012, 23:34 ]
Oggetto del messaggio:  Re: essere gay ad Alessandria

Inizio a io a risponderti anche se in parte ne abbiamo già parlato, più che altro con la speranza che qualcun'altro voglia farsi avanti!

Anche io credo che Alessandria non sia per niente 'uniforme' come potrebbe sembrare a prima vista. Posso assicurare che io credevo ci fossero pochissimi gay. Poi però, se si vuole vedere, si riesce a capire che non è affatto così. Ma non si tratta di un fatto strettamente alessandrino: è così ovunque. Non sto parlando di cose inimmaginabili, sto semplicemente dicendo che chi si è convinto che i gay e le lesbiche siano due o tre, non conosce la realtà. Faccio un esempio solo che aiuterà tutti a comprendere di che si sta parlando. Secondo wikipedia Alessandria ha 95.000 abitanti. Sono andato a controllare ora il numero di iscritti alessandrini ad uno dei più grandi siti di incontri gay che esistano. Sono circa 500. E sto parlando solo di maschi gay e bisex. Anzi, sto parlando di quei maschi gay e bisex che si sono fidati ad iscriversi ad un sito come quello. Non sto considerando chi odia cercare relazioni on-line e preferisce una conoscenza più 'umana'. Non sto considerando tutte le donne gay e bisessuali. Non sto considerando tutte le persone che non hanno internet. Non sto considerando tutte quelle che non hanno bisogno di trovare l'amore perchè hanno già un partner. Quindi capite che si parla comunque di una fetta di popolazione. Sarebbe inutile parlare di dati, perchè non c'è nessun dato empirico che aiuti a stabilire quale sia la percentuale di persone lesbiche, gay e bisessuali. E' importante però capire che, certamente, molte persone sottostimano alla grande. Non si immaginano che il loro collega di lavoro, la loro amica del cuore, loro figlio, loro sorella, il loro panettiere di fiducia possono esserlo facilmente. Tanti, purtroppo, pensao a gay, lesbiche e bisessuali come a quelle 'rare eccezioni' che non possono toccare la nostra vita. Ma la realtà è che tutti noi, in media, conosciamo molti LGBT.

Inoltre, Ale, non stupirti del fatto che alcune di queste persone vivano una 'vita nascosta'. E' assolutamente vero. E la colpa è della società che condanna il sesso gay ma, ancora di più, condanna l'amore tra due persone dello stesso sesso. Io lo dico sempre che se nessuno avesse paura di mostrarsi per quello che è a quest'ora la società sarebbe molto più aperta. Ma non si può puntare il dito contro chi non trova il coraggio di vivere liberamente il proprio orientamento sessuale. Non dico che sia giusto farsi una seconda vita all'ombra della propria famiglia; dico che purtroppo a molti questa sembra l'unica possibilità. Ho accettato di essere gay da circa un anno e mezzo e non ti immagini quante proposte io abbia ricevuto già da parte di uomini sposati e con figli, nella vita quotidiana, sul web. Anche io sono rimasto sinceramente sconvolto dalla quantità. Non che non dovessi aspettarmelo, perchè come ho detto gli LGBT sono tanti, però trovarsi davanti quella realtà è ben diverso. E poi, il 'battuage'. Non ce n'è uno solo! Quello vicino all'università, se così vogliamo dire, è quello 'storico', frequentato già ampiamente negli anni '80 se non erro. Ma c'è anche una piazzola di sosta sull'autostrada; una stradina vicino all'Orba; una attività commerciale che offre 'cabine' a pagamento per il sesso. Alcuni di questi luoghi sono frequentati da gay e bisex, altri da coppie. E da quello che so, ci và gente di tutte le età.

Serebbe bello se tutti riuscissero a trovare il coraggio di non nascondersi più, potendo così cercare relazioni nella vita giornaliera, a lavoro, in università, tra il gruppo di amici invece che in un 'battuage'. Purtroppo, ancora troppa omofobia impedisce che ciò possa avvenire velocemente anche se come hai giustamente detto, Ale, le cose stanno cambiando. Solo ora che la società è riuscita ad aprirsi timidamente. Ad esempio, per me, vivere liberamente il mio orientamento in università, in famiglia e tra gli amici non è stato difficile. E vedendo me fare quel passo, altri amici mi hanno seguito. Può sembrare che non ci si metta impegno ma vi assicuro che è una valutazione superficiale, quella di chi crede di poterci dare dei 'codardi'. L'omofobia può pesare e tanto, altrimenti non ci sarebbero così tanti suicidi di ragazzi LGBT nel mondo. Per superare questa cosa la società deve collaborare. Quel bar di cui abbiamo parlato, avrebbe potuto essere un 'bunker' in cui gli LGBT avrebbero potuto rifugiarsi. Invece è un bar aperto. Un bar nel quale di giorno dei pensionati si fermano a prendere il caffè. Un bar nel quale, la sera, gruppi di amici, gay, etero, bisex, non importa, vanno per divertirsi. Non ci vanno tutti i gay, ci va chi vuole. E sa di poter trovare un luogo in cui una tenerezza viene vista come un gesto d'amore e non guardata con espressione sconvolta e sdegnata. Fino a poco tempo fa non sapevo della sua esistenza e quando l'ho scoperto sono rimasto positivamente colpito, perchè non mi aspettavo che il tessuto sociale alessandrino riuscisse ad integrare dentro sé quella realtà. Invece lo ha fatto e questo è fondamentale, perchè significa che ora Alessandria è pronta ad offrire ai suoi cittadini LGBT qualcosa di più del battuage vicino all'università e della piazzola di sosta sull'autostrada. Ma la parità ci sarà solo quando ogni ragazzo gay ed ogni ragazza lesbica potrà camminare mano nella mano lungo Corso Roma col fidanzato o la fidanzata, senza avere paura.

Autore:  ale [ 30/01/2012, 0:10 ]
Oggetto del messaggio:  bar gay ad Alessandria

grazie per la tua risposta approfondita come sempre Eric, non aggiungo altro per ora e speriamo che qualcuno scriva, altrimenti è un dialogo a due. Non mi aspetto nulla, per me è una gioia averti incontrato e aver aperto questa sezione.
sono felice che in quel bar ci si possa sentire bene.
forse è proprio così: siamo in piemonte, siamo "legati al bar", come luogo di ritrovo tradizionale.
andiamo al bar che più ci ispira, e il gestore più simpatico o che ascolta la nostra musica è il nostro preferito.
è tuto concatenato.
e quindi ci sta anche , e forse è la scintilla giusta, che se il barista è di ampie vedute, crea un posto di ampie vedute, e può far del bene agli altri.
ben venga.
perdona(te) non sono un filosofo, sono un ragazzo molto semplice e spesso non così acculturato, ma sono molto interessato a tantissime cose (tranne il calcio nazionale).. scrivo come mangio, e anzi, devo confessarvi che ho un scco di impedimenti a scrivere su questo forum, che è il mio "bimbo".
quindi scrivo veloce, a volte dal cell, senza la concentrazione giusta.
però ci sono sempre, per voi, non vergognatevi a scrivere!
(mi dicono "leggo il forum!" e io gli rispondo "eddai, scrivici anche tu"... e poi credo che vinca la pigrizia o la timidezza anche virtuale)
ciau

Autore:  EticoEtica [ 31/01/2012, 23:30 ]
Oggetto del messaggio:  Re: essere gay ad Alessandria

Come gruppo antispecista leggiamo con piacere questa nuova sezione su Forum Alessandria e siamo certi darà un grande contributo perché anche in Alessandria si inizi ad abbattere molte barriere che tanto male hanno fatto e ancora fanno alle persone, semplicemente, per il loro colore della pelle, per le loro scelte sessuali, i loro credo religiosi.

Autore:  massimo b [ 01/02/2012, 19:21 ]
Oggetto del messaggio:  Re: essere gay ad Alessandria

Ho letto con interesse questo dialogo tra voi due. Penso anch'io che una società che si voglia chiamare evoluta, come ha la presunzione di chiamarsi la nostra, dovrebbe dare alle persone la libertà di avere la vita sessuale e sentimentale che vogliono. Considerando che Alessandria non mi risulta sia mai stata all'avanguardia in qualcosa mi sa che al strada è molto lunga. Spero di sbagliarmi.

Mi ha colpito una frase di Eric: ho accettato di essere gay da un anno. Nel senso che da un anno lo hai dichiarato ad altri o che da un anno lo hai dichiarato a te stesso?
Perché penso che il primo passo sia accettare se stessi e certe volte non è facile. Questo in tutti i campi non solo quello sessuale e riuscire a fare questo passo di accettazione è un buon scalino per arrivare a una serenità maggiore.
Va be' scusate l'intromissione

Ciao

Autore:  Eric90 [ 01/02/2012, 22:46 ]
Oggetto del messaggio:  Re: essere gay ad Alessandria

Allora, devo dire tre cose a tre persone diverse ;)

Per iniziare, mi unisco anche io agli auspici di EticoEtica! Secondariamente voglio integrare una cosa alla risposta data prima ad Ale, visto che mi sono reso conto di aver completamente saltato una cosa che secondo me è importante, ovvero quella del tuo amico di famiglia. Quando una persona non è pronta, forzarla difficilmente riuscirà a risolvere la situazione. Capisco la sofferenza nel vedere un amico stare male però, in un certo senso, la soluzione non c'è. O meglio c'è ma è qualcosa che tocca profondissimamente la persona interessata, persona che in certi momenti attraversa una tempesta con così tante variabili che dall'esterno nemmeno si può immaginare. Non conosco la situazione che hai esposto ma, se posso permettermi di darti un consiglio, secondo me la cosa migliore è la vicinanza. Semplicemente il fare sapere a quella persona che può contare su di te e magari infondergli fiducia. Il resto (il coraggio da trovare, le decisioni da prendere, le rinunce e i tentativi) lo può fare solo lui con le sue forze!

Ora invece mi rivolgo a Massimo b e ringrazio anche lui :) Alessandria all'avanguardia? La Cittadella fu uno dei primi luoghi dai quali si poté vedere sventolare il tricolore! Comunque a parte la parentesi storica, io conosco bene la storia lgbt e posso dire che in effetti no, in passato Alessandria non si è distinta. Anzi, i due episodi di cronaca più rilevanti, sono entrambi legati ad episodi spiacevoli. Nonostante tutto però la situazione non è tragica e devo dire che ultimamente riesco a vedere un futuro positivo. Per quanto riguarda la tua domanda...spiegarlo non è semplice come potrebbe sembrare. Per quanto riguarda la parte dell'accettarsi: ci sono persone che non hanno problemi nell'accettare sé stesse e che 'capiscono tutto' presto, quindi nella prima adolescenza già sono tranquillamente consapevoli del loro orientamento. Ce ne sono altre che, prima di arrivare a chiarirsi, impiegano anni. Il dichiararsi invece è una cosa indipendente da quella precedente. Ci sono persone che pur essendosi accettate pienamente e presto non si dichiarano e ci sono persone che lo fanno appena dopo averlo 'capito'. Il dichiararsi o meno dipende da tante cose: contesto, amicizie, genitori, idee sulla privacy, bisogno di farlo o meno. Come hai giustamente detto, il primo passo è accettare sé stessi. Anche perchè spesso, decidere di dire la verità ad altri, comporta la consapevolezza del rischio che ne deriva. E il rischio si riesce ad affrontare meglio se dentro di sé ci sono serenità e sicurezza. Comunque, il mio caso è un po' strano. Praticamente la piena presa di coscienza della mia omosessualità ha preceduto appena i miei coming out con amici e parenti. Nel giugno del 2010 per la prima volta riscii a dirmi di essere bisessuale, a luglio lo dissi ai miei genitori e da settembre ai miei amici. Poi vedendo che tutto andava bene caddero le mie ultime paure e dissi proprio la verità, ovvero che ero gay e non bisex. Credo che questa velocità (che di solito non c'è) sia dipesa da due cose: la prima è che grazie agli studi che faccio (biologia) e alla mia passione per la scienza e la natura già ero conscio di non avere nessun problema. La seconda è che, in fondo, anche se la cosa è emersa a vent'anni, i segni c'erano già da quando ne avevo tredici. E' solo che non avevo voluto vederli. La società non mi aveva mai dato l'impressione che potesse esistere un amore diverso da quello uomo-donna, quindi in maniera del tutto inconscia avevo continuato a non dare peso a quello che sentivo. Solo che, ad un certo punto, inizi a sentire chiaramente a che quel modello preimpostato non ci stai dentro. Perchè baci una ragazza e non ti piace. Perchè per strada ti giri a guardare i ragazzi. Perchè il colpo di fulmine ti ha pigliato solo con un collega di università. Quindi quando per l'ennesima volta mi sono raccontato che non era possibile che capitasse a me, mi sono messo a ridere. La cosa era ormai così matura, che quando è uscita alla luce del sole lo ha fatto con un bel sorriso :D Mi scuso se i miei messaggi lunghi risultano noiosi, è che mi piace scrivere e raccontare.

Autore:  nicla.89 [ 11/02/2013, 11:37 ]
Oggetto del messaggio:  Re: essere gay ad Alessandria

Buongiorno :)

mi sono da poco trasferita ad Alessandria, e vorrei sapere se c'è qualche locale LGBT in questa cittadina... giusto per fare un pò di conoscenza!!

Grazie mille...
P.S: spero che questo Forum cresca un pò... cos'è si vergognano tutti qua???? :D :D :D

ciao ciao

Autore:  ale [ 18/02/2013, 14:38 ]
Oggetto del messaggio:  Re: essere gay ad Alessandria

ciao Nicla, finalmente riesco a scriverti, mi è crollata la connessione più volte dal cell e poi ho lasciato perdere, avevo scritto TROPPO! ;-) cmq per ora ecco qui, dovrebbe essere questo il bar lgbt oriented di Alessandria, l'unico a quanto pare.
https://www.facebook.com/lefate.ignoranti.9

non so altro, e contatterò le titolari x venire a scrivere qui, carino no?

riguardo al fatto che si vergognino tutti a scrivere.. purtroppo hai ragione.. non sai quante persone mi dicono di aver letto .. ma poi non commentano...

io non so più che fare, e penso che bisogni vivere questo spazio senza aspettative, e anche se a volte mi prende un po' di sconforto e mi verrebbe da cancellare tutto, tenere duro e andare avanti a testa alta con la convinzione che stiamo facendo un "buon lavoro", stimao dando spazio a tutti di scrivere liberamente, anche riguardo categorie di discussioni "scomode".

a presto

Autore:  igor [ 28/03/2013, 14:09 ]
Oggetto del messaggio:  Re: essere gay ad Alessandria

Ciao, ho 25 anni ma solo da pochi giorni sono riuscito ad accettare il fatto di essere gay.
La mia vita non è mai stata molto semplice, soprattutto per essere cresciuto in un famiglia dove i litigi (anche molto pesanti) tra i miei genitori sono sempre stati all'ordine del giorno e lo sono ancora oggi.
Questa situazione mi ha portato a "parcheggiare" la mia vita per tutti questi anni, poiché in questo contesto ho sempre permesso che i miei problemi personali scivolassero in secondo piano.
Solo adesso mi rendo conto che è stata la cosa peggiore che potessi fare.
Non affrontare la situazione mi ha portato progressivamente ad estraniarmi dal mondo: già di mio sono parecchio timido e poi tutto l'insieme di eventi mi portava ad essere quotidianamente di cattivo umore, respingendo le altre persone.
Per anni sono "sopravvissuto" non curandomi ne di me stesso ne di instaurare relazioni con altre persone. Mi sono buttato completamente nello studio, infatti ora mi sto per laureare con un ottimo voto, ma dentro di me coltivo un vuoto profondo che non mi porta ad apprezzare niente.
Ho tentato di iniziare una relazione con una ragazza tempo fa, ma come ha scritto eric "baci una ragazza e non ti piace" e questo mi ha spinto a chiudermi ancora di più in me stesso.
Qualche giorno fa è "finalmente" arrivata una svolta: ho avuto la mia prima crisi di panico.
Non è una cosa da augurarsi, certo, ma mi ha aiutato. Mentre ero li che credevo di non riuscire a respirare tutti i problemi mi sono sembrati così piccoli… tutto il castello di paure e preoccupazioni che mi ero costruito è crollato improvvisamente. Mi sono detto "io sono quello che sono, non posso essere quello che qualcun altro si aspetta", posso accettarlo e rischiare di trascorrere il resto della mia vita felice oppure rimanere in questa oscurità e vivere passivamente.
Accanto a me c'era mia sorella che cercava di tranquillizzarmi: appena sono stato in grado di parlare ho fatto coming out. La naturalezza e la semplicità della sua risposta mi ha sconvolto. Lo aveva immaginato visto il modo con cui mi ero lasciato con la ragazza. Dentro di me ho sorriso, finalmente, dopo tanto tempo. La paura e la (in un certo senso) vergogna erano sparite.
La persona per me più importante mi ha accettato per quello che sono, e questo mi basta. Se qualcuno non è in grado di accettarmi, vivere senza questa persona non sarà peggio di quello che ho passato in questi anni.
Con i miei tempi conto pian piano di dichiararmi con tutti, non voglio più vivere nell'ombra. Ora mi sveglio col sorriso sulle labbra.

Sono stato un po' prolisso ma ho scritto con la speranza che la mia storia possa aiutare qualcuno, così come quello che ho letto qui mi ha ispirato tanto da scrivere questo post.

Tuttavia avendo perso 10 anni di vita mi sento un po' disorientato… sono un po' una frana nelle relazioni sociali. Da dove mi consigliate di cominciare qui in Alessandria?

Autore:  ale [ 30/03/2013, 15:17 ]
Oggetto del messaggio:  Re: essere gay ad Alessandria

ti ringrazio tantissimo per quello che hai scritto.
mi ripaghi di tutta la fatica che faccio per portare avanti questo forum di cui sono il gestore e ideatore (x chi non lo sapesse).
come già detto in altri messaggi io sinceramente non so "da dove partire" ad Alessandria, nel senso di locali fisici dove trovarsi e confrontarsi, se non il bar di piazza genova "le fate ignoranti", dove mi dicono sia LGBT oriented, ma io non ci sono mai stato per cuinonti posso aiutare.
il resto non lo consoco, infatti era anche mia intenzione radunare qui qualche intervento per libero confronto.
potresti rivolgerti all'associazione "tessere le identità" che ho già contattato e che ha sede alla "casa di quartiere" di via verona, alessandria, ecco i riferimenti:

https://www.facebook.com/pages/Tessere- ... 1146785775

Informazioni
Chi siamo: Gruppo LGBT di Alessandria.
Dove siamo: Casa di Quartiere Alessandria - Via Verona 116.
Contatti: info@tessereleidentita.it
Descrizione
L'identità è un tessuto costruito nel tempo, un viaggio fatto di ricerca, di scoperta, di contaminazione che forgia lo spirito, la mente e il corpo. Un lungo viaggio, la cui meta è ritrovare sé stessi e l'incontro con gli altri.
La diversità è un bene comune. E' ciò che permette l'incontro con l'altro. E' uno scambio fatto di esperienze, sorrisi, dolori ed emozioni. E' quello che rende ogni individuo unico e speciale.
È difficile pensare che la diversità sia uno dei valori fondamentali della nostra società.
Ma la diversità è sinonimo di cultura, ricchezza, scambio, crescita, necessità. Fa parte della storia di ogni uomo e non può essere rinnegata.
Spesso appare come un pericolo, una minaccia, un ostacolo che si oppone tra le persone, una barriera che impedisce di incontrare l’altro. Certo è più rilassante avere a che fare con ciò che si conosce, perché questo ci fa sentire più al sicuro. Gestire la diversità richiede impegno, coraggio, pazienza, ma regala la gioia della scoperta, il rischio del confronto e l’audacia del mettersi in discussione.

Dallo scorso autunno un gruppo di persone si è riunito e ha deciso di dare vita a un progetto che fra i suoi obiettivi ha quello di cominciare a considerare la diversità non come un elemento da tollerare, ma come un bene da tutelare e diffondere.
Un gruppo di persone gay, eterosessuali, transessuali, bisessuali, normalmente diverse, ognuna con il proprio genere e ognuna con la propria identità.

Nasce dunque Tessere le Identità.
Una realtà che vuole essere un punto di incontro per coloro che sentono l’esigenza di confrontarsi con le tematiche dell’identità di genere e dell’orientamento sessuale, superando il senso di isolamento che spesso genera disagio e frustrazione interiore.
La sede è la Casa di Quartiere di Alessandria -via Verona 116- che apre le sue porte alla comunità alessandrina per instaurare un dialogo e un processo di integrazione socio-culturale che permetta uno scambio stimolante e di sicura ricchezza.

Tessere le Identità si propone nel tempo diverse attività:

_Oasi di ASCOLTO: laboratori sulla gestione delle emozioni (arte terapia, la narrazione come racconto di sé, il corpo che si racconta), sportello counseling, gruppi di discussione, area incontri genitori, informazione igienico-sanitarie.

_Oasi LUDICA: momenti aggregativi, serate disco-musicali, cineforum, presentazione libri, poesie, mostre fotografiche, pittoriche, organizzazione viaggi.

_Oasi DIRITTIi: unioni civili, registro anagrafico, difesa della discriminazione, mobbing lavorativo, appoggio percorso di riattribuzione chirurgico-sanitaria.

_Oasi PROGETTI: diffusione materiale e promozione di iniziative e campagne per superare omofobia e pregiudizio, pari opportunità, progetti con istituzioni, interventi nelle scuole con progetti di ri-educazione sessuale e sensibilizzazione al problema omofobia, formazione personale ASL, ecc.


sicuramente troverai qualcuno in grado di ascoltarti e mi raccomando.. non lasciare questo forum e facci sapere com'è andata.. anche eventualmente con il tuo "outing " con i genitori, cosa che da quel che hai scritto non hai ancora fatto ed è la cosa più importante.

in bocca al lupo !

Ale

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